Via degli Oleandri - Verbania
L’attuale chiesa ortodossa romena di San Luca Evangelista è ubicata all’interno di un edificio religioso cattolico costruito nel primo decennio del Novecento e dedicato ai santi Bartolomeo evangelista e Fermo martire.
Questo tempio, progettato dall’architetto Febo Bottini e consacrato l’8 agosto 1908, fu edificato in sostituzione di un precedente oratorio risalente al XIV secolo e abbattuto nel 1906, poiché situato troppo a ridosso del Collegio Santa Maria, da pochi anni innalzato sul colle della Castagnola.
Nella storia pallanzese l’antico oratorio, dedicato al solo Bartolomeo, è strettamente legato a una frequentatissima fiera campestre, che si svolgeva ogni anno nella settimana del 9 agosto – ricorrenza di san Fermo – nell’ampio spazio erboso che contornava la chiesa.
La fiera durava più giorni ed era caratterizzata non solamente dai riti religiosi, ma anche da balli, giochi campestri – primo fra tutti l’albero della cuccagna – banchi di beneficenza e mescite di vino. Si tramanda che in questa occasione si svolgeva il tradizionale “taglio della ciocca di capelli” il cui significato si è perso nel tempo, forse un rito per assolvere un voto.
L’oratorio aveva navata unica, lunga “ventisei passi” e larga dodici; sopra all’altare vi era una grande tavola, di pregevole fattura, dipinta nel Cinquecento e raffigurante il martirio di san Bartolomeo; il quadro oggi è custodito nella vicina chiesa di Santo Stefano. Come detto l’oratorio fu abbattuto nel 1906 e grazie alle offerte dei pallanzesi fu ricostruito due anni dopo in un terreno poco distante.
Con il passare dei decenni la tradizionale festa campestre perse importanza fino a sparire completamente e la chiesa per lungo tempo rimase chiusa al culto.
Nel 2007 le Parrocchie di San Leonardo e Santo Stefano concessero l’edificio in comodato d’uso alla comunità ortodossa che attualmente vi celebra le funzioni religiose.
Entrando nella chiesa si può ammirare la scenografica iconostasi in legno di quercia, decorata con icone provenienti dalla Romania, e al centro della navata un enorme lampadario costruito in Grecia.