di: Comune di Verbania

"Memoria" - Mostra personale di Michele Dolz

  • Dal al

Dal 17/12/2023 al 25/02/2024

Palazzo Viani Dugnani, via Ruga 44, 28922 Verbania

Inaugurazione 16 dicembre 2023 ore 18.00

Orari di apertura:

Giovedì / domenica 10.00-18.00

8/12 e 5-6-7/01/2024 : apertura 10.00-18.00

24-25-26-31/12 e 1/01/2024: chiuso

0323.502254

segreteria@museodelpaesaggio.itwww.museodelpaesaggio.it


La mostra, curata da Elena Pontiggia, indaga il tema della “memoria”, intesa come azione della mente, da cui trae ispirazione e si alimenta il lavoro concettuale di Dolz, in particolare quello gravitante intorno al tema del paesaggio. I paesaggi di Dolz non sono abitati dall’uomo, ma lo presuppongono. Vedendoli si capisce che l’uomo li ha misurati, li ha percorsi, li ha coltivati col suo lavoro, seminandoli, arandoli e raccogliendone i frutti. Le linee che nei suoi quadri attraversano il terreno (e che infondono un sottile ritmo in una stesura materica capace di riannodare un dialogo con l’informale) sono i segni della presenza umana. Dolz non dipinge paesaggi veri, ma archetipi della terra e del cielo che la lambisce. In essi l’artista suggerisce una diversa nozione del tempo, e quindi dell’esistenza. Inoltre i suoi colori, che prediligono le gamme delle ocre o dei bianchi minerali, ci insegnano che tutto è pervaso dalla luce, anche ciò che sembra arcaico e fossilizzato.

Il percorso espositivo si completa con Intervallo, titolo che l’artista ha dato al suo ultimo ciclo di fotografie. Dolz – ricorda Elena Pontiggia nel saggio in catalogo – “cerca sulle bancarelle, nelle librerie in disuso, nelle botteghe dei trovarobe (tutti luoghi lontani dal mainstream della fotografia di moda) e trova immagini di uomini e donne che hanno vissuto in un’epoca imprecisata di un passato non troppo lontano, mostrandoceli in tutta la loro naturalezza. Insieme queste figure, raggiunte da qualche macchia o pennellata, formano un mosaico quasi pittorico. I loro volti, le loro espressioni, il colore indefinito e sobrio delle fotografie suscitano una singolare suggestione e ci spingono anche a una considerazione riguardo alla morte, che talvolta si colora di speranza, visto che la memoria non è solo rievocazione del passato, ma anche presentimento del futuro.

MICHELE DOLZ
È nato a Castellón (Spagna) nel 1954 e si è trasferito in Italia nel 1976. Vive e lavora a Milano. È docente di Storia dell’Arte e autore di numerosi libri e articoli.
Allievo del pittore spagnolo Salvador Pérez, ha sviluppato una pittura meditativa e al tempo stesso di grande espressività. Ma non disdegna la fotografia, benché la utilizzi sempre come parte di altre opere. Ha tenuto numerose esposizioni in Italia, Spagna, Svizzera, Inghilterra e Stati Uniti.
Hanno scritto di lui Chiara Canali, Elena Pontiggia, Eneas Capalbo, Giorgio Seveso, Roberto Borghi, Maurizio Cecchetti, Andrea Beolchi, Davide Coltro, Sebastiano Grasso, Joan Feliu e altri.

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