Ore 23:00 / Durata 2 ore
06 maggio 2023 ore 21:00
Sala piccola Foyer
Compendiare l’Opera Lirica, sintetizzarla senza snaturarla. Un progetto che mette in scena rivisitazioni in forma “da camera” di opere liriche, ridotte nei tempi, in atto e scena unici, mantenendo intatta l’azione scenica e drammaturgica e con storia chiara e perfettamente attinente alla partitura.
Ciò al fine di rendere agile, fruibile e moderno un patrimonio culturale profondamente sentito quale quello delle opere liriche con tempi di esecuzione più accessibili per una società che corre veloce.
Costumi e scenografie che vedono l’uso di materiali naturali, usati e di recupero nell’ottica di un minor spreco, con un uso consapevole e il più possibile naturale delle luci.
Si tratta di un progetto culturale che nasce per rendere fruibile ad un pubblico sempre più curioso e giovane l’opera lirica: dotato di grande flessibilità, sa adattarsi agli spazi più diversi ed inconsueti e, per le dinamiche ed i temi trattati, si rivela di grande attualità.
E in tema di attualità la Carmen di Bizèt sembra esserne proprio il sunto. Il concetto di èros e thànatos, amore e morte, si dipana attraverso la musica travolgente di Bizèt, raccontando di Carmen, una donna fuori dagli schemi della società del suo tempo - e, in verità, di tutti i tempi - del suo amore tormentato e spietato per Don Josè. Una donna che sceglie di non amarlo più, di amare qualcun altro, qualcos’altro: la libertà prima di tutto! Una libertà che pagherà con la vita. L’amore fa parte della vita, ma non è la vita stessa.
ibretto di H. Meilhac e L. Halèvy
Tratto dal racconto ‘Carmen’ di Prosper Mèrimèe
Riduzione in forma da camera
Regia, adattamento e messa in scena Altea Maria Pivetta
Maestro concertatore al piano Maria Silvana Pavan
Voce recitante Camilla Bertolesi