di: Comune di Verbania

Occam Océan XXVI per Percussioni Acustiche

Cross Festival 2024

Mercoledì 24 aprile 2024

ore 21:00

Atelier Casa Ceretti - Verbania Intra

Cross Festival 2024

Scopri: https://crossfestival.it/events/occam-ocean-xxvi-per-percussioni-acustiche/

Acquista: https://www.ticket.it/musica/evento/occam-ocean-xxvi-percussioni-acustiche.aspx

Euro 5,00


Enrico Malatesta, Éliane Radigue
A seguire DJ SET di Bienoise

Occam Océan, è un lungo ciclo di composizioni per strumento solo, formazioni cameristiche, ensemble, e trae ispirazione dall’oceano come via umanamente più accessibile a percepire e comprendere la natura vibratoria dell’Universo. Il principio che plasma la musica è quello del cosiddetto rasoio di Occam: “è futile fare con più mezzi ciò che si può fare con meno” (the simpler, the best), attribuito al monaco francescano Guglielmo di Occam. Occam Océan – Occam XXVI è un progetto frutto della collaborazione tra Éliane Radigue, compositrice francese, pioniera dell’uso esclusivo di suoni continui e drones, e il percussionista italiano Enrico Malatesta. Realizzato a Parigi nell’agosto 2018, il brano è stato poi presentato in tutto il mondo in contesti come il Berghain a Berlino, il Museum of Modern Art a Rio de Janeiro, Bourse de Commerce/Pinault Collection a Parigi, New Munch Museet a Oslo, Ravenna Festival a Ravenna, Onassis Stegi ad Atene, Blank Forms a New York. Partendo dalla lunga esperienza con gli strumenti elettronici, Éliane Radigue approda ad una musica per strumenti acustici dal carattere fortemente spirituale ed emotivo che riesce a trasportare l’ascoltatore verso un altrove reso vitale dal movimento perpetuo e cangiante del puro suono. In questa versione XXVI di Occam Océan saranno protagoniste le percussioni acustiche e le loro vibrazioni in grado di connettere pubblico, ascoltatori e performer alla profonda e intima energia dell’Universo.

A seguire

ASCOLTI SCELTI DA
Alberto Ricca in arte Bienoise (IT)
DJ SET

in coda alla performance di Enrico Malatesta, Alberto Ricca, in arte Bienoise propone un DJ SET con una selezione di ascolti dal primo al quarto Mondo: musica e non-musica elettronica, contemporanea e folk dal Villaggio Globale.

Enrico Malatesta è un percussionista attivo in ambiti sperimentali di ricerca posti tra musica, performance e interventi site specific. La sua pratica esplora le relazioni tra suono, spazio e movimento con particolare attenzione alle modalità di ascolto, alle affordances degli strumenti e al poliritmo, inteso come definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile all’atto percussivo. Presenta il suo lavoro in tutta Europa, Brasile, Corea del Sud, Giappone, Nord America e Russia, partecipando a prestigiosi festival di musica contemporanea e arti performative e prendendo parte a progetti di residenza artistica per la produzione e la ricerca musicale. Docente presso Accademia di Belle Arti di Bologna, collabora inoltre dal 2015 con IUAV – Università di Venezia e, nel 2019, con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione per il corso Dramaturg Internazionale. Dal 2018 lavora a composizioni soliste per percussioni che richiedono un alto livello di interpretazione critica e collabora tra gli altri con Éliane Radigue, Jakob Ullmann, Michael Pisaro e Peter Ablinger.

Éliane Radigue, classe 1932, è una compositrice francese pioniera nell’ambito della musica elettronica e autrice chiave della composizione contemporanea mondiale. Tra gli anni cinquanta e sessanta entra in contatto con i compositori elettroacustici della Radiodiffusion-Télévision Française componendo il suo primo materiale, ispirato alla musica concreta, che verrà raccolto su Jouet Electronique ed Elemental I, usciti nel 1967 e nel 1968. Il seguente, Usral, del 1969 cambia direzione stilistica avvicinandosi in modo significativo alla musica minimalista Nel 1970 si trasferisce a New York e incide il suo primo materiale per sintetizzatore: uno strumento musicale che, da questo momento, prediligerà nelle sue composizioni. In seguito all’uscita di Adnos nel 1974, presentato al Festival d’Automne di Parigi, si trasferisce nella capitale francese, iniziando a frequentare il Centro di Studi Tibetani. In seguito a quest’esperienza, i suoi brani risentono l’influenza del pensiero buddista e della pratica della meditazione. A partire dai primi anni del nuovo millennio si apre una nuova fase del suo lavoro e Radigue si dedica esclusivamente alla composizione di brani per strumenti acustici: prendono forma la trilogia Naldjorlak e il ciclo strumentale Occam Océan.

Alberto Ricca, in arte Bienoise, compone computer music con un particolare interesse per gli elementi non-musicali (rumore, errori e musica sepolta in essi) e per la stimolazione di ascolto e contemplazione consapevole. Incuriosito dai limiti tecnici e speculativi degli strumenti di intelligenza artificiale, ha pubblicato per NERO e NON L’arte dell’Algoritmo: La Morte\Apathetic Algorithms, Artificial Artisans, una prospettiva filosofica sulla noia causata dai prodotti algoritmici. Per Raeume Berlin, ha scritto A GOLDEN BRIGHT LIGHT, un’opera sonora basata su preghiere allucinate dal machine learning. È autore, con la danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone, dello spettacolo di danza contemporanea TO BE BANNED FROM ROME, co-prodotto da Piemonte dal Vivo e vincitore del bando Hangar Piemonte, il cui tema principale è stato la prima uscita dell’etichetta curatoriale di C2C Festival. Lavora anche con il collettivo di ricerca sul movimento Parini Secondo, con le quali scrive i (2018), Romegna Mia (2019), SPEEED (2020) e BE ME, vincitore del bando Kreativcampus.Ruhr 2021. Il suo Most Beautiful Design, un minialbum di composizioni in mp3 a bassa qualità, è stato pubblicato su floppy disk nel 2018 dalla rinata etichetta di culto Mille Plateaux, che a giugno 2022 pubblica anche il suo nuovo album, This Meaning Today. Nel 2014 è l’unico italiano invitato a Tokyo alla Red Bull Music Academy. Dal 2019, Radio Raheem Milano ospita la sua selezione mensile di composizioni involontarie nel programma NON MUSICA. È fondatore, con Davide Merlino, dell’etichetta di improvvisazione radicale verbanese Floating Forest. È un insegnante. Non è un dj.

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